Cone Pocket Kodak

Cone Pocket Kodak

La Cone Pocket Kodak è una rarità per collezionisti prodotta dalla Kodak sul finire dell’ottocento.

Esistono due versioni della Cone Pocket Kodak, la numero 1 e la numero 2, entrambe piuttosto rare. Le informazioni sono molto scarse. Secondo gli storici James McKeown e Brian Coe non sono inserite in nessun catalogo Kodak e non risultano pubblicità originali dell’epoca. Nessuno dei due modelli porta il marchio Kodak, soltanto la dicitura Made in USA stampata sul dorso del vano porta rullino.

Cone Kodak
Vista posteriore di una Cone Pocket Kodak n.1 (Fonte: liveauctioneers.com)

Si ipotizza che si tratti di lotti sperimentali prodotti per l’accesso nel mercato europeo, con un design nello stile Jumelle, all’epoca abbastanza diffuso nel nostro continente. In effetti Brian Coe cita una nota di un funzionario londinese Kodak risalente al 1898 in cui, a proposito della Cone n.1, si legge: Cone Pockets sent to Paris, Feb., to stop competition (Cone Pocket spedite a Parigi, in febbraio, per contrastare la concorrenza).1

In ottica storica l’apparecchio è interessante poiché si tratta essenzialmente di una versione non ripiegabile di una macchina a soffietto, come la coeva Folding Pocket Kodak. In sostanza si tratta di una specie di design transizionale, tra le macchine a cassetta (box camera) e le più moderne macchine a soffietto.

N1 Cone Pocket Kodak

Prodotta nel 1898 è la versione più piccola dei due modelli, simile in costruzione alla fotocamera a cassetta Pocket Kodak del 1895 ma con una forma trapezoidale di tipo Jumelle, insolita per le fotocamere Kodak. McKeown attesta una produzione di circa 1.000 pezzi che vennero spediti a Londra il 29 gennaio 1898.2

La dimensione è pari a 11 x 9 x 5.5 cm, la struttura è in legno ricoperto con pelle rossa5. L’otturatore rotante di tipo flip-flop consente di selezionare tre aperture e la posa istantanea oppure la posa B. L’obiettivo è un menisco acromatico. Il mirino newtoniano a lenti divergenti è ripiegabile. La macchina permette di ottenere negativi di 1 x 11/2 pollici (circa 2,5x4cm) su rullini Kodak con codice 102 (lo stesso della Pocket Kodak).

Vista del vano pellicola di una Cone Pocket Kodak n.1, con all’interno la bobina metallica; sul dorso rimovibile (visibile a destra) si nota la stampigliatura “Made in USA” (Fonte: liveauctioneers.com).

La valutazione commerciale proposta da McKeown nel 2001 è di circa 2.500-3.500$. La casa d’aste Auction Team Breker di Berlino ha battuto un esemplare nel 2011 per 5.000€ (oltre al 22.5% di spese accessorie)4. Successivamente in una serie di aste tenute a Vienna presso la Leitz Photografica Auction (in precedenza WestLicht auction) sono stati ottenuti prezzi di vendita decrescenti: nel 2013 2.400€ (2.880€ oneri accessori inclusi), rispetto a una stima di 1.500-2.000€; nel 2014 2.400€ (oltre al 23% di oneri accessori), con la stessa stima iniziale dell’asta precedente; nel 2017, infine, l’offerta vincente è stata 2.200€ (oltre il 30% di oneri accessori) rispetto a una valutazione di 3.000€-3.500€.3 Nell’estate 2020 un altro esemplare è stato messo in vendita sul sito Ebay per 4.800€, restando però invenduto.8

N2 Cone Kodak

Sempre risalente al 1898. Rispetto alla Cone n. 1 il frontale conico ha una forma più appuntita e il formato della pellicola è più grande, 21/4 x 31/4 pollici (circa 6 x 8,25cm), con rullini n. 105. La struttura è in legno ricoperto di pelle nera (secondo la descrizione di Brian Coe), l’obiettivo a menisco semplice e l’otturatore di tipo Eastman automatico. McKeown riferisce che 500 unità vennero spedite a Londra l’8 novembre 1898 e da qui trasferite in Francia. In ottica collezionistica si tratta di una rarità, più difficile da reperire rispetto al modello 1. 

Cone Pocket Kodak n.2: il frontale ha forma conica più appuntita rispetto al modello n.1 (Fonte: Brian Coe)

McKeown stima una valutazione di 3.000-4.000€ (nel 2001). Un esemplare sembra sia stato venduto dal negozio di antiquariato Photographica World a Berlino nel 2003 per 6.900$.7

Jumelle

Il termine francese jumelle significa “gemello” e per estensione “binocolo”. E’ riferito a uno stile di macchina fotografica diffuso soprattutto in Europa tra fine ‘800 e inizio ‘900 (soprattutto riguardo alla loro forma). Si trattava di apparecchi mascherati come detective camera (per esempio il modello a soffietto costruito da Emil Wünsche, mascherato da binocolo) oppure macchine binoculari a telaio rigido nelle quali una lente aveva funzione di mirino (o, in seguito, di messa a fuoco) e l’altra permetteva di scattare l’immagine. In seguito la parola jumelle (o photo-jumelle) venne a indicare generiche macchine fotografiche con il corpo rigido e il frontale dalla forma conica, che vagamente ricorda quella di un binocolo. Le principali manifatture francesi sono state: Bellieni, Carpentier (probabilmente la prima in assoluto), Gaumont, Joux e Richard.

Carpentier Photo-Jumelle
Una Carpentier Photo-Jumelle, circa 1892 (Fonte: collection-appareils.fr)

  1. Brian Coe, Kodak Cameras – The First Hundred Years, Hove ed., 1988
  2. J.M. & J.C. McKeown, McKeown’s Price Guide To Cameras, 11° ed. 2001/2002, USA.
  3. Kodak Cone 1, Leitz Photografica Auction, Wien.
  4. Auction Team Breker, Berlin, Kodak Cone 1
  5. Declic-jaune.fr, Kodak Cone 1
  6. Kodak Cone 1, Collection-appareils.fr
  7. Collectiblend.com, Kodak Cone 2
  8. Il venditore era l’antiquario Frédéric Hoch (appareilphotocollection.com)