Kodak Mickey Mouse Brownie: truffa o rarità?

Kodak Brownie Mickey Mouse

La versione Mickey Mouse della Kodak Brownie Target appare improvvisamente nel 1995, senza che ci sia nessuna traccia precedente della sua esistenza: una truffa o una rarità?

Mickey Mouse Brownie Target

L’esistenza della Kodak Brownie Target Mickey Mouse resta sconosciuta fino all’estate del 1995, quando in un’asta tenuta in Inghilterra viene presentata una versione della fotocamera Kodak Brownie Target Six-20, con un’insolita mascherina frontale raffigurante il personaggio a fumetti di Mickey Mouse.

La descrizione fornita nel catalogo d’asta indica chiaramente che la provenienza è sconosciuta, dato che né gli archivi Kodak né quelli della Disney recano alcuna traccia del progetto, e ipotizza che si possa trattare di un prototipo mai commercializzato, corrispondente a un progetto degli anni ’30, di cui sono sopravvissuti alcuni frontali successivamente montati sul corpo macchina.

In quella circostanza un anonimo collezionista si aggiuda l’oggetto al prezzo di 4.500£ (per un totale pari a circa 6.000£, inclusi oneri e tasse).

I dubbi sull’autenticità

Fin da subito alcuni dettagli della macchina suscitano perplessità, a causa di alcune incongruenze che riguardano l’età della Brownie, i richiami alla Disney e il disegno di Mickey Mouse.

In effetti sul frontale della versione Mickey Mouse è possibile leggere il nome Brownie Target Six-20, sopra l’obiettivo, mentre in basso è visibile l’iscrizione @special permission Walt Disney Enterprises. Il fumetto di Topolino è collocato proprio sotto l’obiettivo.

Quanto alla Disney è noto che nel 1938 l’azienda americana cambia nome sociale, da Walt Disney Enterprises in Walt Disney Productions, mentre la morfologia della figura di Topolino subisce un importante aggiornamento nel 1939, sia nella forma del corpo (meno tondeggiante), sia nel tratteggio degli occhi, fino ad allora neri con un punto luce triangolare e di colore bianco.

Riguardo invece alla Kodak Brownie, nel 1941 Eastman Kodak introduce due nuovi modelli, la Target Brownie Six-20 e la Target Brownie Six-16. Si tratta di due fotocamere a cassetta costruite in metallo, con un piacevole frontale in stile Art Deco, che differiscono nelle dimensioni del corpo macchina e nel formato della pellicola utilizzata: la Six-16 è più grande e utilizza pellicola in formato 116 da 21/2 x 41/4 pollici, mentre la Six-20 usa pellicole di formato 120, da 21/4 x 31/4 pollici. Nel 1946 Kodak aggiorna l’estetica dei due modelli, con un nuovo frontale decorato con linee verticali, e cambia il nome in Brownie Target Six-20 e Six-16. Queste versioni usciranno di produzione rispettivamente nel 1951 e nel 1952.

Kodak Target Brownie
A sinistra una Kodak Target Brownie Six-20, prodotta tra il 1941 e il 1946. Questo modello fu sostituito dalla Kodak Brownie Target Six-20, costruito tra il 1946 e il 1952.

Pertanto, nel frontale della Brownie Mickey Mouse è richiamato il nome di un modello apparso nel 1946, i dettagli degli elementi decorativi Disney risalgono a prima del 1939.

Kodak Brownie Mickey Mouse di lato

Se anche il progetto fosse stato avviato negli anni ’30, e poi ritardato e abbandonato, resterebbe inspiegabile come il disegnatore del frontale fosse già a conoscenza del nome Brownie Target Six-20 apparso diversi anni dopo.

Le perplessità sono alimentate dalla mancanza di testimonianze storiche negli archivi delle due aziende americane, e dall’assenza di notizie sulla provenienza, in particolare sul nome di chi per primo ha ritrovato i frontali.

Una prova inconfutabile

Col passare del tempo affiorano altri esemplari di Brownie Mickey Mouse. Uno degli acquirenti è un collezionista danese di nome Ruud Hoff, che acquista all’asta una macchina per 2.000£, oneri inclusi. Hoff decide di ispezionare la macchina, smonta il frontale e scopre che è stato incollato sulla mascherina di una Brownie Target Six-20, utilizzando un collante cianoacrilico (l’attaccatutto o superglue) inesistente negli anni ’30. La macchina viene resa alla Casa d’Aste con conseguente rimborso del prezzo pagato e l’avvenimento conferma il sospetto che la Brownie Mickey Mouse sia il frutto di una contraffazione.

Prove fotografiche della contraffazione del modello acquistato da Ruud Hoff (cfr. Photografica World n.146, pag.11)

Il mistero si infittisce

Quando ormai l’opinione generale sull’autenticità della macchina era sfavorevole, ad accrescere confusione e mistero contribuisce la comparsa di altri esemplari di Brownie Micky Mouse, stavolta corredati della confezione “originale”. La novità rinvigorisce l’ipotesi di autenticità della fotocamera, con un riflesso nel valore di mercato: i collezionisti arrivano a pagare 5.300 dollari per la coppia.

Kodak Mickey Mouse con scatola
Brownie Target Six-20 Mickey Mouse con la scatola “originale”.

Tuttavia, a una attenta osservazione, anche la scatola presenta alcune stranezze: i caratteri del logo di Mickey Mouse sono diversi rispetto a quelli stampati sul frontalino della fotocamera (in particolare la “s” è stilizzata secondo una grafia utilizzata fino al 1936), mentre un collezionista americano, Charlie Kamerman, evidenzia come il cartone con cui è confezionata la scatola sia del tutto diverso rispetto a quelli usati all’epoca della presunta realizzazione.

Target Six-20 e Target six 16 Mickey Mouse

Il mistero che avvolge la Mickey Mouse rimane quindi irrisolto. Negli anni seguenti appare anche la versione Six-16 della Mickey Mouse Brownie Target con un frontale simile alla più piccola Six-20, ma stavolta senza la scatola.

Brownie Target Six-16 Mickey Mouse, a sinistra, e Brownie Target Six-20 Mickey Mouse a destra.

A tutt’oggi esemplari di Six-16 in circolazione sono numericamente inferiori rispetto al modello Six-20.

E’ curioso notare che l’esemplare di Brownie Target Six-16 Mickey Mouse della collezione Remy Steller è abbinato al corpo macchina di una Kodak Six-16 Brownie Junior3.

Esiste quindi la possibilità che alcuni o tutti i frontali siano in realtà complete contraffazioni, create specificamente per il mercato dei collezionisti. Lo storico della fotografia J.M. McKeown sostiene l’ipotesi che il possessore originario delle maschere frontali abbia cercato esemplari di Target Brownie o di Brownie Target nei mercatini dell’usato e, dopo aver sostituito la decorazione, abbia rimesso in vendita le macchine.

Nemmeno McKeown, tuttavia, si sente di garantirne l’autenticità, finché non sia chiarita la provenienza di queste macchine: Nessuno ha mai chiesto o ottenuto le generalità del possessore originario – scrive McKeown – tanto che non è stato possibile confermare l’autenticità di queste macchine o il loro potenziale valore storico. La provenienza può dunque essere descritta come dubbia. (…) Ci piacerebbe chiarire la storia con la fonte originaria di questi frontali, garantendone l’anonimato.2

A destra la Brownie Target Six-16 della collezione Remy Steller con il frontale smontato; a sinistra la stessa macchina con il frontale di una Six-16 Brownie Junior, in produzione tra il 1934 e il 1940 (i mirini e l’obiettivo sono montati capovolti).

Il valore venale

Il primo esemplare che compare nel 1995 è derivato da una Brownie Target Six-20 e viene battuto all’asta per 6.000 sterline, essendo considerato un prototipo unico. Successivamente, man mano che altri esemplari vengono alla luce (almeno 15 esemplari sono già catalogati nel 2001), i prezzi si avviano verso un trend decrescente che prosegue tutt’oggi. Nemmeno la scoperta delle scatole, apparte l’entusiasmo iniziale, può sovvertire la flessione dell’interesse collezionistico.

Diversi sono i casi di fotocamere rimaste invendute a prezzi che si aggirano sui 250-500 dollari. Nel 2018 un esemplare completo di scatola è stato venduto sul sito internet Ebay per circa 400€.

Già da anni, inoltre, le maggiori case d’asta non accettano più questo modello, proprio a causa della dubbia provenienza.


  1. The great Mickey Mouse camera mistery, John Wade, articolo apparso in Photographica World, Journal of the Photographic Collectors Club of Great Britain, n.146, pg. 9 segg.
  2. J.M. McKeown, J.C. McKeown, McKeown’s Price Guide to Cameras, 11° ed., 2001-2002
  3. Mickey Mouse. L’evoluzione del topo-bambino, Matteo Maculotti, 2016, Fumettologica
  4. Browniecam.com Mickey Mouse Six-20, Mickey Mouse Six-16
  5. www.collectorsweekly.com

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